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Cinema Modernissimo Bologna

Spesso il valore dei progetti viene misurato attraverso un solo indicatore: il prezzo.
Ci sono però progetti interessanti, affascinanti, coinvolgenti, in cui il valore è dato dalla complessità, dalla necessità di essere creativi, dai vincoli, dalla storia, dal contesto, dalla qualità della committenza.

Questo è il progetto del Cinema Modernissimo nel pieno centro di Bologna.
Nel 1915 a Bologna viene inaugurato Modernissimo, un palazzo polifunzionale simbolo dell’era moderna che si inserisce nel cuore medievale di una città, intuendo quale sarà il suo futuro, cosa faranno e cosa vorranno i suoi abitanti. Ci troviamo al piano terra – o meglio, nel sottoterra – di Palazzo Ronzani, all’angolo tra Piazza Re Enzo e via Rizzoli – l’arteria stradale che, dipartendosi dalle due torri, giunge in Piazza Maggiore.

Palazzo Ronzani porta la firma dell’architetto e scenografo Gualtiero Pontoni, incaricato a sua volta da Alessandro Ronzani, noto industriale della Birra Ronzani e ospita un albergo, magazzini, negozi, circoli e, nei sotterranei, il Gran Caffè Modernissimo. Si tratta di un cinema-teatro che, da novità dell’edilizia per via della sistemazione interrata, diventa un simbolo della cultura musicale e cinematografica di Bologna.

Si tratta di una delle prime costruzioni in calcestruzzo armato in Italia.
Negli anni ’50 e ’60, le sale cinematografiche erano due: il Cinema Modernissimo sotterraneo e il Cinema Centrale. Trasformatosi in Cinema Arcobaleno, rimase in attività fino alla chiusura nel 2007.
Nel luglio 2014, il Comune di Bologna, la Fondazione Cineteca di Bologna ed Emmegi Cinema srl, proprietaria dell’immobile, hanno siglato l’accordo per la riapertura del Cinema Modernissimo.

Il 21 novembre 2023, dopo oltre un secolo dalla prima inaugurazione e quindici anni dalla chiusura, il Modernissimo rientra nella geografia urbana e culturale di Bologna con un programma culturale molto importante e con grandi ospiti del mondo del Cinema.

Orgogliosi di avere partecipato a questo bellissimo progetto in cui le competenze nell’ingegneria delle strutture si sono confrontate con la storia, l’arte, l’importanza delle funzioni; l’ingegneria che non parla solo il linguaggio dei numeri. Dopo lo scenografo Gualtiero Pontoni, un altro scenografo molto noto Giancarlo Basili disegna questo locale, conferendogli un fascino ed una atmosfera davvero unici.

Grazie alla Cineteca, grazie al Presidente Gianluca Farinelli, grazie a tutti coloro che hanno messo in campo attività di concezione e di costruzione operando come parti di una unica ideale ed armonica orchestra.