Ridotto l’alveo dell’Arno a pochi passi dal Ponte Vecchio con la costruzione di un muraglione di sponda, riempito a tergo con terreno di riporto, intorno al 1870 fu realizzato il Lungarno Torrigiani e le annesse opere ipogee per lo scarico e la raccolta di acque e reflui. Nel maggio 2016 un improvviso dissesto ha dislocato fino a tre metri verso il fiume un tratto cospicuo del muro di protezione spondale, creando una voragine estesa e profonda con danni ingenti nonché rischi per gli edifici limitrofi. Quanto mai complesso per ubicazione e tipo di lavorazioni, l’intervento risarcitorio è stato pianificato secondo il principio del progressivo incremento della stabilità e della sicurezza strutturale dell’esistente e delle costruende nuove opere. Il progetto ha previsto in prima battuta il consolidamento del terreno dislocato dal dissesto e l’esecuzione di micropali per stabilizzare gli edifici in fregio all’area e le opere ipogee. Il muro spondale danneggiato è stato sostenuto con micropali trivellati al suo interno e affiancato, al di sotto del piano stradale, da un nuovo muro di sostegno: quest’ultimo, unitamente a un sistema di due batterie di pali accoppiate, ha assunto il ruolo di struttura di contrasto alla spinta delle terre e di protezione idraulica. La mutata geometria del muro storico, risarcite le sue lesioni, rimane la sola memoria visibile in loco dell’avvenuto evento.
