65° Convegno Nazionale SIFET
Dopo la forzata interruzione dovuta alla pandemia, la SIFET organizza il 65° Convegno Nazionale ad Arezzo dal 27 al 29 settembre 2023 presso gli spazi espositivi di “Arezzo Fiere e Congressi”. Sarà l’occasione per riflettere sull’utilizzo delle metodologie e tecnologie geomatiche in contesti applicativi differenti, che danno quindi luogo a delle vere e proprie INTERSEZIONI DISCIPLINARI.
La discussione verterà allora sull’evoluzione della geomatica, sullo sviluppo di metodi, tecnologie e strumenti, sulle diverse applicazioni svolte oggigiorno, sia a livello nazionale che internazionale, e infine sulle importanti ricadute che si hanno e si avranno a livello professionale.
Le principali sessioni del convegno relative alle intersezioni
disciplinari saranno le seguenti:
- MISURE E MODELLI DIGITALI PER L’ANALISI DEI DANNI DELLE STRUTTURE ED ALL’AMBIENTE
- CARTOGRAFIA DIGITALE A GRANDE SCALA PER LA CITTÁ ED IL TERRITORIO
- PATRIMONIO COSTRUITO A RISCHIO
- GEOTRACKING PER L’INGEGNERIA, L’AGRICOLTURA E LA MOBILITÀ
Il Comitato Scientifico della SIFET ha valutato che il contributo “Approccio metodologico per il rilievo, la restituzione e la modellazione in ambiente BIM del costruito come supporto alla progettazione: il caso studio del Comune di Montevarchi” sia presentato durante la Sessione AperiPoster moderata dalla dott.ssa Valentina Girelli e che si svolgerà mercoledì 27 settembre dalle ore 19.00 e farà parte della Intersezione disciplinare 2: Il patrimonio costruito a rischio.
Il progetto per il nuovo Polo Interscambio Ferro-Gomma di Montevarchi, denominato “Memorario” cerca di dare soluzioni a criticità che riguardano aspetti urbani e funzionali oltre che a ridurre i rischi diretti ed indiretti connessi alla intersezione di percorsi che interessano mezzi pubblici, mezzi privati, utenze “deboli” come i pedoni ed i ciclisti.
Grazie a Trimble e alla sua nuova app di Augmented Reality (AR) i nostri project manager, ingegneri e appaltatori hanno avuto la possibilità di visualizzare i modelli BIM in scala, e contestualizzati nella realtà, semplicemente da un dispositivo mobile. Il rilievo accurato dei sottoservizi e la loro virtualizzazione in un modello BIM hanno consentito di individuare in sito le interferenze con le strutture della pensilina in corso di realizzazione, consentendo una verifica dei tracciamenti relativi alle fondazioni con un margine di errore di pochi cm.
I modelli BIM virtualizzati nel contesto reale, cosiddetta realtà mista, consentono una valutazione qualitativa relativa all’impatto che le opere avranno nel contesto attraverso un’esperienza immersiva fruibile da tutte le parti interessate.
Questo ci permette, inoltre, di rendere più intuitive e collaborative situazioni complesse come le revisioni del progetto, la risoluzione dei problemi, la gestione della sicurezza, gli operatori in cantiere possono gestire abilmente i workflow di costruzione ottimizzati sul campo e utilizzare i modelli BIM provenienti da diverse fonti. Tutto ciò consente di ottimizzare le operazioni quotidiane come il montaggio e le ispezioni.