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Area Ex S.A.I.R.O. Imperia

Il progetto di riqualificazione urbana che il Comune di Imperia intende presentare nell’ambito del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare di cui al Decreto Interministeriale n. 395 del 16/09/2020, verrà sviluppato all’interno dell’area dell’ex SAIRO.  Agli inizi del XX secolo, in Italia si sviluppa un modello economico sempre maggiormente legato all’innovazione tecnologica. In questo contesto di fiorenti iniziative imprenditoriali rientra la nascita della prima raffineria di olio di oliva in Italia: la S.A.I.R.O.
A partire dal 1912 venne realizzato l’immobile S.A.I.R.O., organizzato su quattro livelli fuori terra e uno interrato, su una maglia ortogonale, con una pianta articolata in diversi elementi funzionali. L’opera è stata realizzata dall’impresa Porcheddu che, avendo legato il proprio nome ad un numero molto importante di costruzioni pubbliche e private edificate utilizzando il brevetto di Francoise Hennebique, ha lasciato al Politecnico di Torino la conservazione dell’archivio storico di tutte queste opere, che hanno permesso lo studio approfondito della struttura esistente.

Intorno al volume principale, sia all’interno del cortile nord sia sul lato mare, lo stabilimento è maggiormente articolato ed è costituito da elementi di altezza diversa, costruiti in modo caotico, quasi casuale, realizzati nel tempo per venire incontro ad esigenze funzionali e produttive. Si tratta di elementi di minor pregio architettonico per cui il Ministero per i Beni e le attività Culturali – Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Liguria – non ha ritenuto opportuno riconoscere l’interesse culturale; dichiarato, invece, ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.Lgs 42/2004, con provvedimento del 13-04-2006 (rettificato poi nel 2010 con Decreto di Vincolo del 2-11-20109) per la Torre di Raffinazione, le due ali laterali e la ciminiera costruita in laterizio, a sezione circolare con corona rastremata nella parte sommitale. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, quando il settore oleario registra un’inversione di rotta, inizia la crisi di settore che porta alla chiusura dello stabilimento S.A.I.R.O. nel 1999, che da allora giace in stato di abbandono

Il presente progetto prevede innanzitutto il restauro dell’edificio soggetto al vincolo, nell’ottica di una filosofia conservativa desunta dall’analisi della documentazione originale e dei documenti ricevuti dal Comune di Imperia. La porzione di edificio della SAIRO (indicato con la lettera A), verrà destinato nei piani terra e primo a servizi gestiti da associazioni del Terzo settore; nel corpo centrale dell’edificio ai piani primo, secondo, terzo e quarto sono previste residenze temporanee che il Comune intende utilizzare per favorire giovani studenti bisognosi, che in questo caso, intendano passare brevi periodi a Imperia finalizzati a corsi o attività sportive a livello agonistico e non abbiano la possibilità economica di poter alloggiare presso strutture alberghiere o case in affitto sul libero mercato.

Il progetto di variante propone, inoltre, di ospitare in un nuovo piano interrato associazioni per il tempo libero e lo sport e spazi per attività sportive/ricreative intergenerazionali. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un edificio residenziale (indicato con la lettera B) destinato a soggetti più fragili che economicamente versano in una situazione di necessità (giovani coppie, giovani studenti e sportivi, anziani, divorziati/separati, piccoli nuclei familiari, ecc.)

In corrispondenza del magazzino demaniale, a est degli edifici residenziali verrà realizzata una palestra co copertura verde (indicato con la lettera D) con accesso verso l’esterno per poter praticare attività sportive anche all’aperto. L’intero progetto si pone nell’ottica di una progettazione sostenibile, valorizzando l’utilizzo di energie alternative (pannelli fotovoltaici, inseguitori, ecc.), e materiali innovativi, riducendo al minimo i consumi energetici.

L’area di intervento si colloca all’interno del progetto di una nuova mobilità sostenibile (e-Bike, monopattini elettrici, ecc..), promossa dal Comune di Imperia con la Green Line, una viabilità ciclopedonale che attraverserà da levante a ponente l’intera Città.